Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



martedì 7 gennaio 2014

ALLATTARE DOPO UN CESAREO

Sì, allattare dopo un parto cesareo è senz'altro possibile. Che si tratti di un intervento programmato o meno, è opportuno prepararsi a questa eventualità, perché con un parto il più possibile "senza scosse" l'allattamento può partire col piede giusto. 

Un bambino nato da parto cesareo, anche se non ha avuto accesso alle tappe fisiologiche del parto naturale, a livello comportamentale ha le stesse caratteristiche degli altri bambini nati senza l’utilizzo di farmaci anestetici. In rari casi si potrà riscontrare, nel bambino appena nato, una sorta di disorientamento che lo porterà, tra le altre cose, ad avere una leggera difficoltà anche ad attaccarsi al seno della mamma, atteggiamento istintivo in un bambino appena nato.




In tal caso sarà utile prendere in considerazione, da parte di medici e ostetriche, di procurare un contatto precoce tra mamma e bambino (sempre che sussistano le condizioni). Questo incontro epidermico, se così può definirsi, oltre ad avere una fortissima valenza psicologica per entrambi, permetterà al bambino di transitare dolcemente nel traumatico passaggio dal ventre materno al mondo esterno e di reagire dunque più adeguatamente agli stimoli sensoriali compreso l’odore e il calore emanati dal seno materno.

Spesso le mamme si preoccupano di avere un latte poco nutriente e poco adatto alle esigenze del bambino, impressione il più delle volte sbagliata. Molte donne però vivono, almeno all'inizio, questa esperienza come una prova da affrontare quotidianamente e che di volta in volta va superata. Questa mancanza di fiducia e l'ansia che ne deriva sono le vere responsabili dell'insuccesso dell'allattamento. Ma l'incapacità ad offrire il latte non corrisponde all'incapacità di produrlo: il latte infatti si può trovare nella mammella ma non viene emesso a causa della tensione della mamma.
L'emissione del latte è sicuramente favorita dalla fiducia e dalla calma, mentre una donna sotto stress, in ansia e affaticata si può impegnare ad allattare senza risultato, in quanto il suo stato d'animo non si concilia con la naturalezza dell'emissione del latte.

L'ospedale disturba i rapporti tra mamma e figlio. Durante il ricovero diversi fattori tendono ad incrementare l'ansia materna limitando la possibilità del bambino di succhiare quando più ne ha voglia. Al contrario la donna dovrebbe poter stare con il suo bambino nella stanza quando e per quanto tempo vuole (per facilitare il legame affettivo). Il bambino in questo caso potrà avere a disposizione il seno materno quando vuole senza adeguarsi alle rigide regole del nido.

Se sai di doverti sottoporre a un cesareo, il ricorso all'epidurale al posto di un'anestesia generale, può permetterti di restare vigile e di allattare subito dopo il parto, già in sala parto. Probabilmente avrai comunque bisogno di assistenza da parte del tuo compagno o di un'infermiera: dopo un parto cesareo, la flebo, la ferita e le attrezzature dell'ospedale possono limitare i tuoi movimenti, quindi potresti essere costretta ad allattare restando sdraiata sulla schiena. Qualche cuscino che sorregga te e il bambino, o una persona che regga il bambino davanti a te, potrebbe renderti più facile allattare subito dopo il parto.
Nelle prime ore successive al parto, avrai probabilmente bisogno di assistenza soprattutto se hai subito un cesareo. Cerca di capire se il papà del bambino o un'altra persona può restare nella stanza con te per aiutarti a spostare il bambino, a cambiare posizione, a cambiare i pannolini e così via. Ti sorprenderà scoprire che puoi muoverti autonomamente molto presto, dopo un cesareo, ma per un certo periodo la tua libertà di movimento sarà inevitabilmente limitata. Se una persona rimane con te in camera potrai allattare il bambino a richiesta, gettando così le basi per l'avvio dell'allattamento ed evitando i rischi di ingorgo.
Tutti i farmaci che vengono somministrati dopo un parto cesareo (antidolorifici e antibiotici) sono compatibili con l'allattamento. Quando arriverà il latte maturo, probabilmente gli antidolorifici saranno diventati superflui. Nei primi giorni, puoi chiedere di sospendere o rimandare la somministrazione di antidolorifici, se senti di non averne bisogno. Chiedi al tuo medico se puoi ricorrere in alternativa a farmaci da banco, gli stessi che useresti per il mal di testa e assumi solo le dosi necessarie per sentirti a tuo agio. In questo modo, il tuo bambino sarà più vigile e riuscirà a poppare frequentemente ed efficacemente.

Dopo un cesareo, può essere difficile trovare la posizione giusta per allattare. I migliori "accessori" per l'allattamento in questo caso sono i cuscini, per sostenere te e il bambino in varie posizioni; in alternativa puoi anche usare degli asciugamani o delle coperte arrotolate. La zona della ferita può essere sensibile e potresti incontrare difficoltà nei movimenti e nel cambiare posizione. Il letto dell'ospedale, i tubicini della flebo e i monitor possono limitare la tua libertà di muoverti e sistemarti nel modo più comodo per allattare. Prova diverse posizioni per capire qual è la più comoda per te. Il post dedicato varie posizioni descrive ad esempio la posizione da sdraiata o la presa sottobraccio, che molte mamme che hanno subito un cesareo hanno trovato particolarmente utili. Può anche capitare che all'inizio il bimbo sia più pigro per effetto degli anestetici e fatichi a poppare al seno: vedi al riguardo il post Quando il bambino è pigro.
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