Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



venerdì 17 maggio 2013

PERCHE' IMPROVVISAMENTE VUOLE POPPARE IN CONTINUAZIONE?

Capita spesso che le mamme si chiedano questo, soprattutto verso i 2-3 mesi d'età del bambino.
Tutto procedeva per il meglio, il bambino poppava ad intervalli regolari di 3 ore, dormiva la notte, cresceva bene e la mamma era soddisfatta, quando improvvisamente le cose cambiano: il bambino è irrequieto, vuole poppare molto spesso, sembra non essere mai soddisfatto, ricomincia a svegliarsi la notte per mangiare quando magari non lo faceva più da qualche settimana...e subito nasce l'eterno dubbio di ogni mamma: " forse il mio latte non è sufficiente o non è più abbastanza nutriente"?
Dubbi spesso rafforzati dai commenti di vicini, conoscenti e, purtroppo, dallo stesso pediatra che iniziano a minare la fiducia della mamma di produrre latte buono, sufficiente e nutriente per il suo bambino. "Ormai è grande, il tuo latte non basta più, forse è il caso di iniziare con un pò di frutta"..." magari sarà ora di dargli l'aggiunta".... 
Al riguardo pubblichiamo questo articolo della Lega per l'Allattamento Materno sull'argomento che spiega qual'è il meccanismo per cui ci sono fasi di crescita del bambino in cui ha bisogno di assumere più latte e per stimolarlo chiede di poppare più spesso in maniera da adeguare la produzione di latte della mamma (offerta) alle esigenze del suo corpo in rapida crescita e quindi bisognoso di un maggior quantitativo di nutrimento (domanda). Si tratta di quelli che vengono comunemente definiti "scatti di crescita" e che avvengono a
cadenza abbastanza regolare intorno alle 2-3 settimane, alle 6 settimane ed ai 2-3 mesi, e poi di nuovo verso i 5-6 mesi (momento in cui può essere necessario anche iniziare ad integrare l'allattamento con alcuni primi cibi solidi. In questi casi, come quasi sempre, la cosa migliore è rispondere alle esigenze del bambino adattando i ritmi delle poppate alle sue richieste e quindi: attaccandolo più spesso al seno senza cercare di offrire altro come il ciuccio, tisane, camomilla o altro per paura di viziarlo! Il bambino non sta facendo i capricci: sta crescendo e quindi chiede più nutrimento dal seno della mamma! Attaccarlo più spesso al seno infatti consentirà una maggiore stimolazione e quindi una maggiore produzione di latte che tenderà rapidamente ad assestarsi nuovamente sulle nuove richieste del bambino: la mamma produrrà più latte ed il bambino tornerà ad essere soddisfatto e a crescere regolarmente.

Ma leggiamo nel dettaglio: 
"Quanto dovrebbe crescere il bambino con l’allattamento al seno? E che cosa sono gli "scatti di crescita"?
Secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per valutare la crescita dei bambini allattati esclusivamente con latte materno, è necessario utilizzare tabelle di crescita apposite, differenti da quelle utilizzate dalla maggior parte dei pediatri, le quali rispecchiano piuttosto la crescita dei bambini che assumono la formula artificiale.
Secondo queste nuove stime, nel caso del bambino sano e nato a termine, un bambino allattato al seno a richiesta e senza integrazioni, deve crescere almeno 125 grammi a settimana nel primo trimestre, e almeno 80 grammi a settimana in seguito. Ovviamente ci saranno bambini che crescono più di questo livello minimo, ma in ogni caso in media con il latte materno il bambino tende ad avere una curva diversa dei bambini alimentati con la formula e l'aumento di peso, specie dopo i primi mesi, non è più così accentuato. Crescono però bene di altezza e manifestano un ottimo sviluppo psicomotorio.
In media i bimbi allattati al seno crescono circa 170 gr a settimana i primi 4 mesi, poi molto meno fino a sei e poi ancora meno fino a 12. 
Per stare tranquille ed essere sicure che i bambini mangino abbastanza, si possono contare i cambi di pannolini: devono essere almeno 5/6 pannolini usa e getta (6/8 di stoffa) al giorno nelle prime settimane con scariche regolari.
Ogni mamma può produrre il latte necessario per il suo bambino se lo allatta realmente a richiesta e se lo attacca al seno correttamente; più il bambino "chiede" al seno e più il corpo materno produce latte; è evidente che se la suzione viene convogliata altrove (ciucci, biberon, tisane) il corpo si comporta di conseguenza immaginando che il bambino non abbia bisogno di latte e quindi diminuendo la sua produzione.
La cosa più importante da sapere è che i bambini hanno degli “ scatti di crescita”: improvvisamente paiono insaziabili, di colpo pieni di bisogni da soddisfare, lamentosi, vogliono ciucciare molto piú spesso. Tipicamente questi periodi sono intorno alle 2-3 settimane, intorno alle 6 settimane ed intorno ai 3 mesi. Ce ne sono poi altri al sesto mese e all'ottavo, ma spesso si notano meno.
Gli scatti di crescita in genere durano da un paio di giorni ad una settimana. E' sufficiente, ancora una volta, assecondare il bambino ed attaccarlo ogni volta che lo richiede e per tutto il tempo che lo richiede (e solitamente succede che vogliano poppare molto durante la notte) e il corpo della mamma in breve tempo aumenterá la produzione (ed il bambino tornerá tranquillo). E' importante non interferire in questo processo con tisane o ciuccio, il seno produce tanto piú latte quanto piú spesso viene svuotato e stimolato attraverso la suzione. (Quindi se convogliamo la suzione del bambino al ciuccio o se gli riempiamo il pancino con acqua zuccherata sará meno interessato a ciucciare al seno e di conseguenza il seno produrrá meno latte).
Questi momenti mettono a dura prova i genitori, ci si sente molto stanchi e ci si sente in ansia. Spesso la mamma si sente stressata e preoccupata nei confronti della sua esperienza di allattamento, specialmente se ha dubbi che il bambino non mangi abbastanza. Ma già il fatto di conoscere l'esistenza degli scatti di crescita aiuta ad affrontare questi momenti con maggior sicurezza.
L'appetito di ogni bambino è proporzionale alla sua crescita, pertanto tutto ciò che interferisce a spezzare questo meccanismo può creare difficoltà: le aggiunte di latte artificiale, la camomilla o, addirittura l'acqua, possono saziare il bambino allungando così l'intervallo tra una poppata e l'altra e diminuendo il tempo di suzione al seno... Ogni aggiunta che il bimbo prende in una giornata può provocare una minore produzione di latte il giorno dopo.
Gli scatti di crescita (che comprensibilmente preoccupano le molte mamme che non ne conoscono l'esistenza), sono fasi nella vita del neonato in cui esso cerca di più il seno perché effettivamente ha bisogno di più latte; infatti la crescita del bambino non è sempre la stessa: ci sono momenti in cui deve crescere di meno, e momenti in cui deve crescere di più, e quindi deve mangiare di più.
Allattando più spesso, ogni qual volta che il bambino lo desidera e senza porre limiti di tempo, si produce più latte, secondo la legge della "domanda e dell'offerta"; questo meccanismo è perfetto in quanto permette al bambino di sviluppare una importante capacità che è quella di regolare l'assunzione di cibo in base ai propri bisogni.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...