Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



martedì 31 dicembre 2013

BUONI PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO: 13 MODI PER FAR FALLIRE IL VOSTRO ALLATTAMENTO O PER FARLO RIUSCIRE!


Care mamme per augurarvi un Buon inizio d'anno, ripubblichiamo il testo di un magnifico post pubblicato sul blog "pannolinilavabili" qualche anno fa ma ancora molto attuale e molto utile per riflettere sulla realtà in cui spesso ci si trova a vivere l'esperienza dell'allattamento al seno, per darvi utili spunti di riflessione e magari di rinnovato impegno!

Tanti auguri!

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Dopo 9 mesi passati a sognare il momento magico in cui finalmente tenere in braccio tuo figlio, vuoi allattarlo perché sai che è il migliore alimento per lui e vuoi sperimentarti nell’allattamento. Ma l’allattamento può essere un successo o un tremendo fallimento, fisico ma anche psicologico, a causa di differenti fattori che hanno a che vedere sia con la conoscenza e la predisposizione della madre, sia anche con aspetti esterni, medici o sociali.

Qui esporremo 13 consigli infallibili per far FALLIRE il tuo allattamento materno, e (quel che è meglio) non è necessario che tu li segua tutti perché funzionino, basta semplicemente che si continui con l’inerzia sociale, chiunque di voi potrà fare sì che i propri sogni e intenzioni iniziali sfumino, se non sarai preparata a rifiutarli.
E’ così che si fabbrica una società “svezzata” che, come nella foto, ha un biberon tatuato nella propria carne:


1. Non informarti su questo tema

E’ importante informarsi sulla meta delle vacanze, sul modello di automobile, sulla marca dei cosmetici e su qualunque aspetto della nostra società tecnologica, ma su come allattare i tuoi figli, sulle posizioni per evitare ferite e assicurare una buona presa, su cosa sia l’allattamento a richiesta, su come siano i cicli del sonno di un lattante, su quali siano le necessità dei piccoli mammiferi umani, ecc… NO! Quello è genetico!

2. Delega le decisioni a un unico professionista e non chiedere né aiuto né appoggio

Se il pediatra/infermiera/ farmacista o un altro professionista ti dice che devi dare l’aggiunta con il biberon o cambiare verso l’allattamento artificiale perché il bimbo non prende peso, hai poco latte, la mastite, ecc.. ACCETTA la sua decisione senza mai discuterla, nonostante tu non lo voglia.
Per operarsi alla gamba, o al naso, scegliere un vestito o un ristorante, riparare l’auto dal meccanico, METTIAMO A CONFRONTO criteri, chiediamo una seconda, terza, decima opinione, cerchiamo i veri esperti o guide che ci informino bene, però per l’allattamento tu lascia tutto al caso e non cercare aiuto e conforto nei gruppi di appoggio all’allattamento!

3. Non ti sforzare

In questa società materialista e consumista, lo sforzo si lascia al lavoro fuori casa, dove è ben visto lavorare per più di 10 ore, faticare per dimagrire o per migliorare in palestra, per scalare una montagna il fine settimana, ma sforzarsi per superare le difficoltà che potrebbe comportare l’allattamento di un bimbo o essere pronti a questo? Dove mai si è visto che si possa dedicare energia e tempo a qualcosa di tanto INVISIBILE, non remunerato, sottovalutato e che si considera non necessario?
L’intangibile, la cura affettuosa che si ha per le persone, non ha valore nel mercato…

4. Lasciati influenzare dalla pubblicità e dai mezzi di comunicazione

I giocattoli, la pubblicità, le campagne statali di informazione e tutto l’inconscio collettivo dell’ultimo mezzo secolo, potenzia, spinge, riproduce la cultura del biberon, che genera milioni da un lato e dipendenza della famiglia dall’altro. Allattare è un atto relegato ai libri di anatomia con la postilla “e quando non si può…”
(pubblicità in cui si vede che i bimbi nascono con il ciuccio e il biberon incorporati e le madri sono sempre splendide e disponibili per il Sistema. Si noti che il bimbo nel passeggino non esiste!)

5. Accetta il fatto che sei imperfetta!

Ma accade a quasi tutte le donne: tua madre non ha potuto allattare (per una ragione imprecisata), tua sorella non aveva latte o se lo aveva, era “annacquato”, a tua nonna terminò improvvisamente il latte per uno spavento, la tua vicina aveva ferite disumane, la tua collega di lavoro aveva i capezzoli rientrati, le fu impossibile e per di più si aggiunse la depressione….
Effettivamente più del 70% delle madri ha qualche grave difetto di fabbrica che la scienza non ha ancora spiegato. E’ incredibile che l’umanità abbia potuto sopravvivere fino ad oggi con l’allattamento esclusivo per milioni di anni senza che esistesse la Nestlé, incredibile..
Apparentemente la Natura è una pasticciona, e per giunta misogina, perché il 99,999% dei cuori, fegati, reni, e peni funzionano, soltanto i seni femminili generano problemi, dolori, amarezza e colpa quando si pretende di usarli fisiologicamente e non per il topless sulla spiaggia, o altri usi erotici.

6. Pretendi di usare tutti gli accessori che ti hanno regalato.

Sono “troppo carini”: biberon, pulisci biberon, sterilizzatori, tettarelle antiriflusso e polifunzione, campioni di latte super vitaminico, thermos, borse per contenere tutto il “necessario”…
Dal momento che dicono che vengono investiti più di 6.000 euro il primo anno di vita del bimbo, abbiamo moltissimi aggeggi che normalmente ci vengono regalati e ci dispiace non usarli. Sarebbe una scortesia e giacché li abbiamo sotto mano….
Al contrario, l’allattamento è AUSTERO, ha poco glamour e non richiede accessori che ci permettano incoscientemente di proiettare nel consumo tutto quello che ci regaliamo, invece, pelle contro pelle.

7. Scegli di separarti dal tuo neonato sin dal momento della nascita

Abbiamo vite con agende colme di impegni e incompatibili con la presenza di un neonato e il figlio non può alterarle, deve adattarsi. Vogliamo tornare alla “normalità” quanto prima, come se non fosse accaduto nulla, perché per la nostra società, partorire è una attività in più da incastrare con tutte le altre, ma non è in se stessa una esperienza trascendentale che ci possiamo permettere di vivere in tutta la sua intensità. Per questo alcune ministre tornano a lavorare dopo 5 giorni dal parto cesareo…
Inoltre, qualunque altra persona può alimentare e “badare” a un neonato. Al contrario, l’allattamento obbliga a tenere tuo figlio sempre attaccato a te, come se fossimo cangure.

8. Credi sempre che l’allattamento sia incompatibile con il lavoro.

Questo lo sa tutto il mondo, dal momento che la OMS raccomanda 6 mesi di allattamento esclusivo (e per almeno 2 anni complementare), ma il periodo di maternità remunerato in Spagna è di meno di 4 mesi, per matematica pura bisogna svezzare i bimbi a tre mesi, perché si abituino. La vita è dura per tutti e quanto prima lo imparano, meglio è…
Dal momento che abbiamo seguito il punto 1 (non essere ben informate), non sappiamo che allattamento e lavoro esterno sono perfettamente compatibili, estraendoci il latte (se volessimo) o con allattamento misto, o dopo i 6 mesi con alimentazione complementare.
Il resto delle madri non occidentali del pianeta possono lavorare e allattare figli e nella storia è stato sempre così, ma esse non hanno il progresso e non sono state liberate, è chiaro! Il sistema neoliberale selvaggio e i nostri orari e spazi di lavoro sono “il massimo” della qualità della vita delle donne…

(migliore fotografia ambientale 2009)
(Questa donna sta evidentemente aspettando di avere la possibilità di lasciare in un asilo questo bambino-cozza-tiranno e poter finalmente lavorare molto di più per potersi liberare e pagarlo)

9. Sii per la parità al 100% e difendi la possibilità che il padre alimenti suo figlio

Ci sono voluti molto più di 100 anni di lotta per allontanarci dal giogo domestico ed essere uguali agli uomini in tutto, per potere ora optare per questa DISCRIMINAZIONE NATURALE e usare noi sole i nostri seni, lasciando esclusi i padri senza niente da fare per i figli.

10. Pensa esclusivamente al bambino e non a te stessa

Considera che l’allattamento è un SACRIFICIO che dobbiamo fare per tutte le difese immunologiche del neonato e un atto di altruismo, e non pensare a te, alla tua salute, al tuo piacere o alla tua volontà.
Più martiri ci sentiremo, meno durerà l’allattamento…

11. Percepisci l’allattamento come antifemminista

Le campagne pro allattamento sono neo-maschiliste e retrograde. Perché cercano di far tornare le donne all’oppressione patriarcale e allontanarle dal mondo del lavoro esterno.
Allattare, centrare la tua energia, il tuo talento e il tuo tempo nell’allattamento dei tuoi figli è realmente fare passi indietro ed è un grosso favore all’insieme delle donne lavoratrici del mondo.
Pensando questo, non arriverai ad avere nemmeno il colostro…

12. Abbi pregiudizi

L’allattamento è una cosa da gitani o da donne africane, come quelle che portano i propri figli in un pezzo di stoffa addosso tutto il giorno. Le povere non possono comprare un Bugaboo de 1.100 euro né latte arricchito con probiotici.
L’allattamento ci avvicina alle VACCHE, un animale, un essere inferiore, un decerebrato che fa le cose per istinto (che cosa orribile!) e non per decisione personale.
(Articolo tendenzioso, con abbondante informazione erronea e
che riproduce tutti i miti obsoleti dell’allattamento in EL Mundo, pagina 36)


13. Sii conformista e sottomessa alla cultura dominante
La realtà è che solo il 30% delle madri in Spagna arrivano a 6 mesi di allattamento esclusivo. La maggior parte delle famiglie sono utilizzatrici di latte artificiale sin dai primi mesi e quasi tutte dopo il primo anno.
Dare il biberon è la normalità, è molto facile, è quello che tutti sanno usare e prescrivere.
Andare controcorrente, in questo e in altri aspetti, è scomodo, ci obbliga a informarci e contraddire in molte occasioni chi ci circonda, figure autorevoli incluse.
Vale la pena essere una madre non sottomessa e scavalcare gli ostacoli?
———
Tutto questo è, con ironia o senza, la realtà quotidiana.
Viviamo immersi in una cultura del biberon dagli anni ‘50, quando si ruppe (e ruppero volutamente) la catena di trasmissione naturale dell’allattamento e della crescita con affetto e già adesso non abbiamo più alcuna referente nella società (né madri, né nonne) che ci aiuti e insegni come allattare o crescere un neonato lontano dall’industria e se vogliamo optare per l’allattamento materno ci muoviamo in un terreno scivoloso.
Quando l’allattamento non funziona placidamente sin dal principio, cosa che talvolta avviene, uno qualunque dei 13 punti sopra citati può far fallire il nostro desiderio di allattare.
La scelta RISPETTABILE di non allattare non si scontra con nessuna macchinazione, il Sistema funziona in quel senso a tutti i livelli. Al contrario invece, la scelta di allattare e/o dedicare più tempo all’allattamento di ciò che è stato stabilito, incontra moltissimi freni.
Fortunatamente ci sono ANTIDOTI: decisione personale ferma e attitudine reattiva, informazione seria, buoni professionisti e gruppi di appoggio alle madri.
E non si tratta di sentirci in colpa e demoralizzarci quando abbiamo fatto quello che abbiamo potuto o saputo secondo le nostre possibilità, circostanze o momento personale, ma al contrario bisogna guardare con la giusta distanza e riflettere a livello collettivo, perché non alimentare la specie umana con latte umano è un problema di sopravvivenza e di salute olistica, molto più di quel che crediamo.
Cercare e trovare soluzione ai motivi per cui molte donne provano ma non continuano ad allattare per il tempo che desiderano, non è essere nemico delle madri ma fare in modo che le future madri abbiano meno difficoltà nel futuro.
Questi sono 13 consigli per AVERE SUCCESSO NELL’ALLATTAMENTO:

1. Informati bene sull’allattamento PRIMA del parto

Abbiamo la necessità di informarci. Per il neonato succhiare è istintivo, ma per le madri allattare si apprende nella propria cultura. Molte gorilla in cattività negli zoo non sanno più farlo.
Qui e qui potrete trovare 3 libri in pdf, guide in varie lingue.

In Spagna l’associazione nazionale di pediatria fornisce molte risposte ai dubbi frequenti.
E chiedi , pretendi che ti regalino il libro del pediatra Carlos Gonzalez  “Un dono per tutta la vita” (edito anche in Italia)

2. Cerca professionisti che abbiano buone conoscenze e recenti approfondimenti sull’allattamento materno

Secondo statistiche mediche, molti pediatri diffondono informazioni scorrette sull’allattamento materno. Il famoso esperto Dr. Newman spiega (in spagnolo) come fare a sapere se un medico NON appoggia l’allattamento.
E inoltre esistono i gruppi di appoggio all’allattamento che sono GRATUITI e ti ascolteranno e sosterranno. Per esempio la Lega del Latte Internazionale è presente in 85 paesi.

3. Non rinunciare al primo ostacolo

Così come non ti tagli un piede per una storta, non smettere di allattare per un problema risolvibile come quasi tutti sono.
A volte capitano delle difficoltà e una volta corrette, le soddisfazioni a tutti i livelli sono molto superiori e vale la pena uno sforzo iniziale.

4. Dimentica la pubblicità e ragiona bene sugli articoli dei mezzi di comunicazione

Sii immune alla pubblicità, che vuole solo guadagnare soldi e non mira al tuo benessere né a quello della tua famiglia. Questo è un consiglio applicabile a qualunque ambito della vita.
I mezzi di comunicazione offrono informazione molto buona, come questo articolo de El País o piena di pregiudizi e dati falsi come questo. Trova in te la capacità di valutarli.

5. Il nostro corpo è perfetto e magico

La Natura è più saggia di quel che crediamo, il latte umano è un alimento VIVO e personalizzato che si adatta alle necessità del neonato in ogni momento: è differente per un prematuro e per un bambino nato a termine, è differente al primo mese o al 7° secondo la crescita, cambia tra giorno e notte, è sempre disponibile, alla temperatura adeguata. Oltre ai nutrienti, con l’allattamento si generano ormoni come l’ossitocina con grandi benefici per mamma e figlio e il vincolo tra loro. Il latte materno ha innumerevoli ingredienti e aspetti che la scienza non ha ancora scoperto e dei quali si ci sorprende ogni giorno.
E nemmeno bisogna partorire per allattare perché si può allattare un neonato adottato. E anche se abbiamo smesso di allattare per qualunque motivo, possiamo riprendere. La tetta funziona perfettamente ed è a nostra disposizione se apprendiamo a usarla e non ci ostacolano.

6. Risparmia molti soldi con l’allattamento materno

L’allattamento materno è gratuito e non è sponsorizzato da nessuna lobby con interessi occulti, è il migliore esempio di SOVRANITA’ ALIMENTARE a livello economico, una grande prevenzione medica perché funziona come vaccino naturale contro innumerevoli malattie, ed è un atto di indipendenza di fronte al sistema attuale.
si legga in proposito anche l’articolo de EL Mundo “L’affare del biberon” (in spagnolo)

7. I nostri figli hanno bisogno di noi

Siamo mammiferi con la necessità costante di contatto e di latte e richiediamo molto più tempo per essere indipendenti del resto delle altre specie, precisamente per via della dimensione maggiore del nostro cervello, che ci rende più dipendenti dai nostri genitori.
Noi donne attualmente abbiamo più di 85 anni di speranza di vita, in considerazione di questo: quanto è breve il tempo in cui i nostri figli hanno bisogno di noi in corpo e anima….

8. Allattamento e lavoro sono compatibili

Le richieste più frequenti nei gruppi di appoggio sono relative a come conciliare l’allattamento e il lavoro fuori casa. Ci sono molti testi su questo, informiamoci bene e troveremo risposte adatte al nostro caso particolare.
E’ chiaro che il sistema del lavoro non è ben organizzato, però perché sacrifichiamo i bimbi invece di lottare per migliorarlo?? Piuttosto  richiediamo congedi per maternità di più di 6 mesi, facilitazioni per chi vuole superarli, flessibilità oraria, telelavoro, ecc e organizziamo la nostra vita in funzione delle nostre priorità, momento per momento.

9. Il padre può partecipare all’allattamento in diversi modi

Il neonato ha davanti a se molti anni da vivere, c’è molto tempo perché lo alimenti il padre… E se abbiamo tanta voglia che gli dia il biberon, si può ugualmente dare latte materno “in differita” quando ci assentiamo.
Se egli si prende cura di noi, si incarica delle faccende di casa, della logistica e di appoggiare noi stesse, sarà molto più facile l’allattamento.
(Il ruolo del padre durante l’allattamento in spagnoloin italiano)

10. L’allattamento non è una condanna biblica né un dover morale, è semplicemente parte della sessualità femminile

Ebbene sì, allattare non si riduce a seni dispensatori di latte di prima qualità, è parte del nostro organismo globale e genera gli stessi ormoni presenti nella sessualità e nell’orgasmo.
L’allattamento ha numerosi benefici per la madre, per la salute fisica e psicologica, è una fonte di soddisfazione e un importante elemento di autoaffermazione personale.
I martiri lasciamoli agli altari…

11. L’allattamento materno è ovviamente femminista

Non è forse femminista difendere il nostro corpo, risorse e desideri??
L’allattamento non ha nulla a che fare con il femminismo della falsa uguaglianza che accetta il modello di lavoro attuale ma invece sì ha molto a che fare con il NEOFEMMINISMO che difende l’irrinunciabile ruolo della donna all’esterno, senza sacrificare i nostri corpi e i nostri figli. Come? Cambiando il mercato e non subendo tutto quello che c’è…
Per altro, Noruega con 52 mesi di congedo di maternità e il numero più alto di presenza femminile pubblica, è il paese migliore per essere madre.


12. Metti in discussione i tuoi pregiudizi sull’allattamento e apri la tua mente

NON sei una vacca ma tutto il contrario, l’allattamento è il latte della nostra specie, mentre il biberon è latte vaccino trattato.
La vacca produce il miglior latte per i vitelli, animali molto più pesanti e con meno cervello degli umani e noi lo abbiamo convertito nello standard dell’alimentazione infantile, aggiungendo numerosi trattamenti perché i neonati morirebbero se lo prendessero direttamente, poiché è indigeribile per il loro organismo.
Essere mammifero e esercitarlo, difenderlo, e rivendicarlo non è peccato e è il più moderno che esiste perché ciò che è realmente avanzato nella società è proteggere i neonati e le madri.
E ci raccontano così poco degli inconvenienti del latte artificiale…

13. Ribellati alla società e continua il tuo cammino

Molte informazioni di qualità e orecchie sorde alle pressioni o scoraggiamenti esterni.
Donna, se vuoi allattare, puoi farlo per tutto il tempo che tu e tuo figlio vorrete..

Nota della Redazione: Consigliamo di stampare questa pagina e di farla circolare il più possibile nei corsi pre-parto, oltre che naturalmente nel web, linkando questa pagina. Diamo l’opportunità a più donne possibile di leggere questo articolo!
Ringraziamo l’autrice dell’articolo (che ci ha consentito la traduzione qui liberamente effettuata da Gabriella) e  El Blog Alternativo che lo ha ospitato. Lo trovate esattamente qui

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