Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



martedì 1 maggio 2012


I FALSI MITI SULL'ALLATTAMENTO AL SENO

Molte mamme o in attesa di diventarlo, si saranno sentite tutto ed il contrario di tutto sull'allattamento al seno, da mamme, nonne zie, vicine di casa, amiche, conoscenti, pediatri....La verità spesso sta nel mezzo o anche più spesso quando si parla di allattamento al seno è molto diversa da quella più comunemente conosciuta...Nel corso del tempo infatti chissà come si sono creati e consolidati tutta una serie di "miti" e "pregiudizi" su quello che in realtà non è che uno dei gesti più naturali del mondo: una mamma che allatta il proprio bambino. 

Per fare un pò di chiarezza pubblichiamo un articolo molto dettagliato e illuminante tradotto dagli scritti del Dr. Jack Newman uno dei maggiori esperti in materia (sotto il suo profilo) e pubblicato sul sito www.allattiamo.it unitamente a molti altri suoi articoli. 

Lo riteniamo importante soprattutto perché le motivazioni date nelle risposte ad ogni singolo quesito sono scientificamente spiegate da un medico specialista sull'argomento e non liquidate superficialmente. 

Jack Newman si è laureato come pediatra nell'1970 all'Università di Toronto. Nel 1984 ha fondato la sua prima clinica per l'allattamento materno presso l "Hospital for Sick Children" di Toronto in Canada. Di recente ha fondato diverse altre cliniche per l'allattamento nella stessa città. E' stato consulente dell'UNICEF per l'iniziativa "Ospedali amici dei bambini" in Africa e ha pubblicato articoli sull'allattamento sulla rivista "Scientific American" e su varie riviste mediche. Il Dott. Newman ha lavorato come medico in Canada, in Nuova Zelanda e nel Sudafrica ed è Membro del College Royale dei Medici in Canada (FRCPC). 
Sul suo sito sono disponibili diversi video in cui si mostrano molto bene le soluzioni ad alcune delle problematiche più frequenti soprattutto nei primi giorni (come il corretto attacco al seno, la verifica di una corretta suzione da parte del bambino etc.) Per vederli cliccare su "online info" sezione  "video" e selezionare la lingua "italiano".


Autore: Dott. Jack Newman MD FRCPC 
Titolo originale: "Myths about breastfeeding" 

Molte donne non riescono a produrre abbastanza latte 
Falso! La maggior parte delle donne produce latte in abbondanza. Infatti, la sovrapproduzione è frequente. In molti casi di neonati che aumentano di peso troppo lentamente oppure perdono peso, la causa non è
un'insufficiente produzione di latte della madre ma questi bambini non ricevono tutto il latte che le loro madri producono. La causa più frequente per la quale un neonato non prende tutto il latte disponibile, è che non si attacca in modo corretto al seno. Per questo motivo è molto importante che alle neomamme venga fatto vedere sin dal primo giorno da una persona esperta, come si deve attaccare il bambino alla mammella, in modo corretto .

E' normale che allattare provochi dolore 
Falso! A parte un leggero dolorino durante i primi giorni, che è abbastanza comune, ciò dovrebbe rappresentare una situazione temporanea, della durata di qualche giorno, e non è mai così forte che la madre possa avere terrore di allattare. Qualsiasi dolore che non sia del tutto lieve è anormale ed è quasi sempre segno che il neonato non è attaccato bene al seno. Un eventuale dolore al capezzolo che non migliora entro 3 o 4 giorni o che dura più di 5-6 giorni non dovrebbe essere ignorato. Un dolore che comincia dopo che le cose stavano andando bene per un po' di tempo potrebbe essere causato da un'infezione di candida sul capezzolo. Limitare la durata e la frequenza dell'allattamento non previene l'irritazione al capezzolo. (vedi: "Dolori ai capezzoli"). 

Non c'è (o non c'è abbastanza) latte nei primi 3 o 4 giorni dopo il parto 
Falso! Spesso sembra così, perché il neonato non è attaccato bene alla mammella e perciò non riesce a prendere il latte. Appena il latte della madre è abbondante il neonato potrà prenderne tanto anche se non è attaccato bene. 
Comunque se il bambino nei primi giorni non si attacca bene alla mammella non può prendere il latte. Questo è il caso in cui si sente dire: "Ma sta attaccato per due ore ed è ancora affamato quando lo stacco". Se il neonato non prende la mammella in modo corretto non è in grado di ricevere il primo latte, chiamato colostro. Chiunque suggerisca di tirare il latte per vedere quanto colostro c'è, dimostra di non sapere niente sull'allattamento al seno e va decisamente ignorato. 

Un neonato dovrebbe stare a ciascuna mammella 20 (10, 15, 7, 6) minuti 
Falso! Comunque si dovrebbe distinguere fra "stare al seno" e "mangiare al seno". Se un bambino succhia attivamente per 15-20 minuti alla prima mammella, potrebbe non volere per niente l'altra. Se beve soltanto per un minuto alla prima mammella e poi succhietta oppure si addormenta e fa lo stesso all'altra, non basterebbe a saziarlo neanche una poppata molto lunga . Se il bambino si attacca alla mammella in modo corretto, succhierà il latte meglio e più a lungo se vi si fosse attaccato male. Può essere d'aiuto per fargli prendere il latte più a lungo, che la madre sprema la mammella in modo da stimolare l'emissione del latte, quando il bambino ha smesso di succhiare attivamente. Perciò è ovvio che anche la regola, che il bambino prende il 90% del latte che si trova nella mammella nei primi 10 minuti, è completamente sbagliata. 

Un bambino allattato al seno ha bisogno di un'aggiunta di acqua quando fa molto caldo 
Falso! Il latte materno contiene tutta l'acqua di cui il neonato ha bisogno.

I bambini allattati al seno hanno bisogno di vitamina D supplementare 
Falso!Ad eccezione di circostanze particolari (per esempio se la madre stessa ha avuto un deficit di vitamina D durante la gravidanza) il neonato immagazzina vitamina D nel periodo che trascorre nell'utero e basta un po' di esposizione al sole, portandolo regolarmente fuori, per fargli avere tutta la vitamina D di cui ha bisogno.

La madre si dovrebbe lavare i capezzoli prima di ogni poppata 
Falso! L'allattamento artificiale richiede un'accurata igiene perché il latte in polvere non solo non protegge i neonati dalle infezioni ma è di per sé un buon terreno per i batteri e può facilmente venire contaminato. Il latte materno invece protegge i neonati dalle infezioni. Lavare i capezzoli prima di ogni poppata rende l'allattamento inutilmente complicato e rimuove gli oli protettivi naturali dal capezzolo.

Tirarsi il latte è un buon metodo per vedere quanto latte ha la madre 
Falso! La quantità di latte che si riesce ad ottenere tirandoselo dipende da molti fattori, incluso il livello di stress della madre. Un neonato che succhia bene potrà ottenere molto più latte di quanto la madre possa tirare con il tiralatte. Tirare il latte fa vedere soltanto la quantità di latte che si riesce ad ottenere con un tiralatte.

Il latte materno non contiene abbastanza ferro per coprire il fabbisogno del neonato 
Falso! Il latte materno contiene esattamente la quantità di ferro che al bambino serve. Se il bambino è nato a termine riceverà dal latte materno la quantità giusta di ferro almeno per i primi sei mesi. Il latte artificiale contiene troppo ferro, ma questo è necessario per assicurare che il bambino ne assorba abbastanza per prevenirne un deficit. Il ferro nel latte artificiale viene assorbito male e la maggior parte viene espulso con le feci. Normalmente non c'è nessun bisogno di aggiungere altri cibi al latte materno prima di circa sei mesi.

E' più facile allattare con il biberon rispetto al seno
Falso! Ovvero, questo non dovrebbe essere vero. Comunque, l'allattamento al seno viene reso difficile perché le donne non ricevono tutto l'aiuto che dovrebbero, per poter cominciare bene. Un inizio problematico può rendere l'allattamento al seno difficile. Ma anche ad un inizio non perfetto si può rimediare. Spesso l'allattamento è difficile all'inizio, ma normalmente diventa più facile dopo.

L'allattamento al seno stanca la madre 
Falso! Ma questo dipende dai punti di vista. Il neonato può essere allattato dovunque, in qualsiasi momento e questo da più libertà alla madre. Non c'è bisogno di portarsi dietro biberon e latte in polvere, né di preoccuparsi dove riscaldare il latte; nessuna preoccupazione per la sterilizzazione. La madre non deve stare in pensiero per come starà il bambino dal momento che è sempre con lei.

Non c'è modo di sapere quanto latte prende il bambino
Falso! Non esiste un modo facile per sapere quanto latte prende il bambino  ma questo non significa che non si possa sapere se ne prende abbastanza. Il migliore modo per essere sicuri che il bambino prende latte a sufficienza è controllare se beve attivamente alla mammella per diversi minuti a ogni poppata (tipo di suzione "bocca aperta - pausa - bocca chiusa). Ci sono anche altri modi per sapere se il bambino riceve molto latte (vedi: "Il mio bambino sta ricevendo abbastanza latte?")

Oggigiorno il latte artificiale è quasi uguale al latte materno
Falso! Lo stesso è stato detto nel 1900 e prima. Il moderno latte artificiale è soltanto superficialmente simile al latte materno. Ogni correzione di qualche deficit viene reclamizzato come un progresso. Fondamentalmente sono delle copie inesatte, basate su conoscenze incomplete e superate su quello che è il latte materno . Il latte artificiale non contiene anticorpi, né cellule vive, né enzimi né ormoni. Contiene invece molto più alluminio, manganese, cadmio e ferro rispetto al latte materno. Contiene molte più proteine del latte di donna. Le proteine e i grassi sono fondamentalmente diversi da quelli del latte umano. Il latte artificiale non cambia dall'inizio della poppata alla fine della stessa oppure dal giorno uno al giorno 7 o al giorno 30, oppure da donna a donna o da neonato a neonato...Il latte viene prodotto adeguandosi al bambino. Il latte artificiale viene fatto per rispondere alle esigenze di ogni bambino, e perciò di nessun bambino. L'unica cosa in cui il latte artificiale riesce bene e di far crescere i bambini, ma il latte materno offre molto di più che far solo crescere i bambini velocemente.

Se la madre ha un'infezione dovrebbe smettere di allattare 
Falso! A parte pochissime eccezioni, il neonato viene protetto se la madre continua ad allattare. Nel momento in cui la madre comincia ad avvertire i primi sintomi, per esempio febbre, tosse, vomito, diarrea, eruzioni della pelle etc. ha già infettato il suo bambino, perché era già contagiosa diversi giorni prima di sapere che si era ammalata. Per il neonato la migliore protezione dall'infezione della madre è se continua ad essere allattato. Se il bambino dovesse ammalarsi, il decorso della malattia sarà più veloce se la madre continua ad allattarlo. E' anche possibile che sia stato il bambino a passare l'infezione alla madre ma non dà segni di malattia perché viene allattato al seno. Anche infezioni al seno, compreso l'ascesso, per quanto doloroso, non sono motivi validi per smettere di allattare. Infatti, normalmente l'infezione guarisce prima se la madre continua ad allattare alla mammella malata (vedi: "Puoi continuare ad allattare").

Se il bambino ha la diarrea oppure vomita, la madre non dovrebbe dargli il suo latte 
Falso! La migliore medicina per un'infezione intestinale del bambino è il latte materno. Evitare altri cibi per un po' di tempo, e continuare ad allattare. Il latte materno è l'unico liquido che al bambino serve quando ha la diarrea oppure sta vomitando, eccetto circostanze molto particolari. La spinta all'uso di soluzioni orali per reidratare il bambino viene soprattutto dai produttori di latte artificiale (e di soluzioni orali per la reidratazione) per fare soldi. Il bambino inoltre si tranquillizza con l'allattamento al seno e così anche la madre. (vedi: "Puoi continuare ad allattare").

Se la madre prende dei medicinali non dovrebbe allattare 
Falso! Ci sono pochissime medicine che una madre non può prendere mentre allatta. Perdipiù della maggior parte di medicinali soltanto una minima quantità appare nel latte, ma normalmente in una dose talmente piccola che non c'è da preoccuparsi. Nel caso che un medicinale creasse problemi, normalmente esistono delle medicine alternative che si possono prendere. La perdita dei benefici dell'allattamento materno sia quelli per il bambino sia quelli per la madre dovrà essere ben valutata quando si decide se continuare ad allattare oppure no. (vedi: "Puoi continuare ad allattare").

Una madre che allatta deve stare molto attenta a quello che mangia 
Falso! Una madre che allatta dovrebbe cercare di fare una dieta equilibrata, ma non ha bisogno nè di mangiare cose particolari nè di evitare certi cibi. Non ha bisogno di bere latte per fare latte; non deve evitare cibi piccanti, aglio, cavolo oppure alcol. Dovrebbe fare una dieta normale e sana. Certo, ci sono casi in cui qualcosa che la madre ha mangiato provoca disturbi al bambino, ma questo succede raramente. Normalmente le coliche, i gas intestinali e il pianto possono essere mitigati cambiando le tecniche di allattamento, piuttosto che cambiando la dieta della madre. (vedi "Le coliche nel bambino allattato al seno").

Una madre che allatta deve mangiare di più per poter produrre più latte 
Falso! Anche donne che vivono con diete poco caloriche producono normalmente abbastanza latte, almeno finché l'assunzione di calorie non si abbassi gravemente per un tempo prolungato. Normalmente il neonato riceve tutto quello che gli serve. Alcune donne si preoccupano che mangiando male per alcuni giorni, questo abbia qualche conseguenze negative sulla produzione del latte: non c'è motivo di preoccuparsi. Queste variazioni non avranno nessuna conseguenza sulla quantità o qualità del latte. Si sente sempre dire che una donna ha bisogno di 500 calorie in più al giorno quando allatta. Questo non è vero. Alcune donne mangiano di più quando allattano, ma altre no, mentre alcune mangiano addirittura meno, senza nessun danno né per la madre né per il bambino né per la produzione del latte. La madre dovrebbe fare una dieta equilibrata dettata dal suo appetito. Regole riguardo al mangiare rendono l'allattamento soltanto inutilmente complicato.

Una madre che allatta deve bere moltissimo 
Falso! La madre deve bere secondo la sua sete. Alcune madri hanno sempre sete , ma molte altre non bevono più del solito. L'organismo della madre sa quando gli servono più liquidi e glielo fa capire facendole venire sete. Non dar retta a chi dice che si deve bere un certo numero di bicchieri al giorno. Regole che riguardano l'assunzione di liquidi rendono l'allattamento soltanto inutilmente complicato.

Se la madre fuma è meglio che non allatta 
Falso! Una madre che non riesce a smettere di fumare dovrebbe allattare. E' stato per esempio dimostrato dalle ricerche che l'allattamento al seno fa diminuire gli effetti negativi che il fumo di sigarette ha sui polmoni del bambino. 
L'allattamento dà grandi benefici di salute sia alla madre che al bambino. Sarebbe meglio se la madre non fumasse ma se non riesce a smettere o a ridurre il fumo, è meglio fumare e allattare al seno che fumare e allattare con il biberon.

Una madre non dovrebbe bere alcolici mentre allatta 
Falso! L'assunzione di alcol non dovrebbe essere scoraggiata per niente. Anche per l'alcol vale lo stesso che per i medicinali, cioè che ne entra soltanto pochissimo nel latte. La madre può bere un po' di alcol e continuare ad allattare normalmente. Proibire l'alcol rende soltanto la vita della donna che allatta inutilmente sacrificata.

Una madre che perde sangue dal capezzolo non dovrebbe allattare 
Falso! Anche se questo induce il bambino ad avere più rigurgito e il sangue potrà apparire nelle feci, questo non è un motivo per smettere di allattare. Capezzoli che fanno male e sanguinano non sono peggio di capezzoli che fanno male e non perdono sangue. Il problema è il dolore che prova la madre . Spesso si può aiutare con successo a guarire il capezzolo dolorante. Si consiglia di cercare un aiuto competente. (vedi:"Dolori ai capezzoli"). Alcune donne perdono dal capezzolo sangue proveniente dall'interno della mammella e in questo caso normalmente non sentono dolore. Ciò succede spesso nei primi giorni dopo il parto e si normalizza nel giro di qualche giorno. La madre dovrebbe continuare ad allattare al seno! Se questo sangue non scompare presto, dev'essere indagato sulle cause, ma senza smettere di allattare.

Una donna che ha avuto un'operazione per aumentare il volume del seno non può allattare 
Falso! La maggior parte di loro riesce ad allattare bene. Non ci sono prove che l'allattamento con un silicone impiantato nel seno abbia qualche effetto negativo sul bambino. In qualche caso quest'operazione viene fatta attraverso l'areola. Queste donne hanno dei problemi con la quantità di latte prodotta come ogni donna che ha avuto un'incisione intorno alla linea dell'areola.

Una donna che ha avuto un'operazione per ridurre il volume del seno non può allattare 
Falso! Questo tipo di operazione riduce le capacità della madre di produrre latte ma siccome tante madri producono latte in abbondanza, solitamente donne che hanno subìto questo tipo di operazione riescono ad allattare in modo eccellente . In questa situazione l'instaurarsi dell'allattamento dev'essere seguito con particolare cura osservando i princìpi descritti nell'allegato "L'allattamento al seno: Suggerimenti per un buon inizio". Comunque, se la madre dovesse avere dei problemi nel produrre abbastanza latte, può continuare ad allattare e dare un'aggiunta con un dispositivo per l'allattamento supplementare; in questo modo non ci sono interferenze a causa di capezzoli artificiali.

Bambini nati prematuramente devono imparare a prendere il biberon prima di potersi attaccare alla mammella 
Falso! Neonati prematuri sono meno stressati se prendono il seno anziché il biberon. Anche a un bambino di 1200 grammi o addirittura più piccolo può essere offerto il seno, appena è in grado, anche se non potrà attaccarsi alla mammella per diverse settimane. In questo modo impara e viene tenuto dalla madre, cosa molto importante per il benessere suo e della madre. In effetti né il peso né l'età gestazionale sono così determinanti come il fatto che il bambino sia pronto per succhiare e ciò si deduce dal suo movimento di suzione. Non esistono più motivi di dare il biberon ai neonati prematuri di quanto non ve ne siano di darlo ai nati a termine. Se è veramente necessario dare un'aggiunta, ci sono sempre dei metodi per darla senza usare capezzoli artificiali.

Neonati con labbro leporino oppure con palato schiso non possono essere allattati al seno 
Falso! Alcuni ci riescono molto bene. Bambini che hanno soltanto il labbro leporino prendono il latte molto bene dalla mammella. Molti bambini però non riescono ad attaccarsi. Indubbiamente, se non ci si prova, non funzionerà. Sembra che l'abilità del bambino di succhiare non dipenda sempre dalla gravità dello spacco, si dovrebbe perciò cercare di allattare il più spesso possibile, seguendo i princìpi per un allattamento appropriato (vedi:"L'allattamento al seno: Suggerimenti per un buon inizio"). Se si ricorre al biberon, ciò ha un effetto negativo sull'abilità del bambino di attaccarsi alla mammella. Se il bambino deve mangiare, ma non si attacca, gli si dovrebbe dare il latte con un bicchiere anziché con un biberon. In alcuni casi è d'aiuto dargli da mangiare con la tecnica chiamata "al dito", ma normalmente no.

Donne con un piccolo seno producono meno latte di quelle che hanno un seno grosso 
Sciocchezze!

L'allattamento al seno non dà nessuna protezione da una nuova gravidanza 
Falso! Non è un metodo completamente sicuro, ma nessun metodo lo è. L'allattamento è un metodo di contraccezione e dà un'affidabile protezione, specialmente nei primi sei mesi dalla nascita. Ma è affidabile soltanto se viene praticato l'allattamento esclusivo, se le poppate sono abbastanza frequenti (almeno 6-8 volte in 24 ore), e se non ci sono lunghi periodi in cui il bambino non poppa e se la madre non ha ancora avuto le normali mestruazioni dopo il parto. Dopo i primi sei mesi la protezione diminuisce ma è ancora presente, e in genere donne che allattano anche nel secondo anno di vita avranno bambini ogni 2 o 3 anni, anche senza nessun metodo di contraccezione artificiale. (vedi anche "L'allattamento al seno come metodo contraccettivo")

Donne che allattano non possono prendere la pillola 
Falso! Il problema non sta nell'esposizione agli ormoni femminili, ai quali il bambino verrebbe comunque esposto, attraverso l'assunzione del latte. Il bambino riceve dalla pillola soltanto un poco di più di questi ormoni. Comunque, alcune donne che prendono la pillola, anche la mini pillola, trovano che la quantità del latte diminuisce. L'estrogeno della pillola fa diminuire la produzione del latte, ma siccome sono così tante le donne che producono latte in abbondanza, questo fatto spesso non importa, ma qualche volta è un problema e il bambino diventa irrequieto e non è soddisfatto dopo la poppata. Il neonato reagisce per il modo in cui esce il latte, non per la quantità che si trova nella mammella, perciò anche una buona quantità di latte può far diventare un bambino irrequieto perché reagisce al modo in cui esce il latte, non a quanto ne è contenuto nella mammella. Perciò un bambino che era abituato ad una discesa veloce del latte potrà agitarsi. Tuttavia il problema viene risolto se si smette di prendere la pillola. Se possibile, le donne che allattano non dovrebbero far uso della pillola oppure dovrebbero evitarla finché il bambino non assume anche altri cibi. (di solito a 4-6 mesi di età). Anche se il bambino è più grande, la produzione del latte potrà diminuire in modo sensibile. Se la pillola dev'essere presa, è preferibile usarne una che contenga soltanto progesterone (senza estrogeno).

Bambini allattati al seno hanno bisogno di altri tipi di latte dopo i sei mesi di età 
Falso! Il latte materno dà al bambino tutto quello che gli possono dare altri tipi di latte e di più. Il motivo principale per cui si dovrebbe cominciare ad offrire al bambino cibi solidi dopo i sei mesi di età è di insegnarli come mangiare in modo che potrà cominciare ad avere un'altra risorsa di ferro che all'età di 7-9 mesi non riceve più in modo sufficiente dal solo latte materno. Però finché viene allattato al seno non avrà bisogno né di latte di mucca né di latte artificiale. Comunque, se la madre desidera dargli il latte di mucca dopo che ha compiuto i sei mesi, non esistono motivi per cui il bambino non dovrebbe assumerlo, a patto che continui ad assumere latte materno alcune volte al giorno e che mangi in grande varietà cibi solidi. La maggior parte dei bambini più grandi di sei mesi che non hanno mai mangiato il latte artificiale non lo accetterà a causa del sapore.

Le madri non possono allattare al seno se sono state sottoposte ai raggi X 
Falso! I normali raggi-X come quelli che si fanno al torace oppure ai denti non influiscono né sul latte né sul bambino, quindi la madre può allattare senza problemi. Le mammografie sono più difficili da leggere quando la madre sta producendo latte, ma si possono fare e la madre non dovrebbe smettere di allattare per questo motivo. Ci sono altri tipi d'esami come la TAC (tomografia assiale computerizzata)e la risonanza magnetica (senza radiazioni), che si possono fare senza problemi, anche se vengono usati contrasti. E i raggi-x speciali che usano mezzi di contrasto? Finché non viene usato un isotopo radioattivo non c'è da preoccuparsi e la madre non dovrebbe né smettere di allattare né saltare anche una sola poppata. Questo vale anche per gli esami tipo pielografia per via endovenosa (ovvero urografia, radiografia delle vie urinarie, con mezzo di contrasto endovenoso), linfangiografia (ovvero radiografia venosa e linfatica), venogramma, arteriogramma, mielogramma, ovvero radiografia con mezzo di contrasto deil sistema venoso, arterioso, linfatico etc. Per quanto riguarda gli esami in cui vengono usati nucleotidi radioattivi, scintigrafia ossea, scintigrafia polmonare etc. il neonato assumerà un poco di nucleotidi radioattivi. In ogni modo, siccome usiamo spesso sui bambini, anche su neonati, proprio questi tipi di test, e considerando che la perdita dei benefici dell'allattamento è considerevole se la madre smette di allattare, è consigliabile che continui a farlo. Un'eccezione presenta la scintigrafia tiroidea. Questo test va evitato in donne che allattano. Esistono molte possibilità per esaminare la tiroide e soltanto in pochi casi si rende strettamente necessario fare proprio questo tipo di test. Informarsi prima di fare questo esame: il test potrà aspettare finché non si è sicure che non si possa usarne uno alternativo. Molte volte, in casi in cui si rende assolutamente necessario fare questo tipo di test, lo si può rimandare di diversi mesi.

Il latte materno può 'andare via' da un momento all'altro 
Falso! Me se dovesse accadere, questo si limita a casi molto rari. A parte il cambiamento da giorno a giorno e dalla sera alla mattina , la produzione del latte non si ferma spontaneamente. Ci sono dei cambiamenti che possono essere osservati e che potranno far pensare che la produzione del latte sia improvvisamente diminuita:
Una richiesta aumentata da parte del bambino: il cosiddetto "scatto di crescita". Se questo è il motivo dell'apparente insufficienza di produzione di latte, poppate più frequenti per qualche giorno faranno tornare le cose alla normalità. Provare a spremere la mammella con la mano per aiutare il bambino a prendere il latte. (vedi: "La spremitura manuale del seno") 
Un cambiamento nel comportamento del bambino. Più o meno a 5-6 settimane di età i neonati che si sarebbero addormentati al seno quando il flusso del latte cominciava a diminuire, tendono ora a tirare alla mammella oppure a piangere quando il latte scende più lentamente. Il latte non è andato via, ma è il bambino che è cambiato. Cercare di spremere la mammella con la mano per aiutare il bambino a prendere più latte. 
Le mammelle non sembrano più piene ma sono diventate morbide. E' normale che dopo qualche settimana non si abbiano più ingorghi o che non si senta più il seno pieno. Finché il bambino succhia al seno, non c'è motivo per preoccuparsi. (vedi: "Il mio bambino sta ricevendo abbastanza latte?") 
Il bambino succhia meno bene. Questo succede spesse se gli viene dato il biberon oppure il succhiotto perché in questo modo potrà imparare un modo sbagliato di succhiare. 
La pillola potrà diminuire la produzione del latte. Cercare di smettere di prendere la pillola oppure usarne una che contiene soltanto progesterone. Oppure usare altri metodi.
Se sembra proprio che il bambino prenda troppo poco latte, si consiglia di rivolgersi a persona competente ma non cominciare a usare il biberon perché questo peggiora soltanto le cose. Se è veramente necessario dare un supplemento al bambino usare un dispositivo per l'allattamento supplementare che non interferisca con l'allattamento. Comunque, molto può essere fatto prima di ricorrere al supplemento. Cercare un aiuto competente. Spremere la mammella per aiutare al bambino a prendere più latte.

I medici sanno molto sull'allattamento 
Falso! Ovviamente ci sono delle eccezioni. Tuttavia, sono davvero pochi quei medici formatisi in Nord America o in Europa Occidentale che abbiano imparato qualcosa sull'allattamento nelle Università di Medicina." Ancora meno hanno imparato di come si possa aiutare le madri ad iniziare e mantenere l'allattamento al seno. Dopo la laurea molte informazioni sull'alimentazione infantile che leggono i medici, provengono dai rappresentanti dei produttori di latte artificiale o dalla pubblicità.

I pediatri, almeno, sanno molto sull'allattamento 
Falso! Ovviamente ci sono delle eccezioni. Comunque nelle università la maggior parte dei pediatri non impara niente evidentemente sull'allattamento al seno e quello che sente è spesso sbagliato. Troppi tirocinanti vedono l'allattamento al seno come un "ostacolo a una buona cura medica" per neonati ospedalizzati.
I depliant dei produttori di latte artificiale e i campioni gratuiti di latte artificiale non hanno nessuna influenza sul fatto che le madri allattino oppure sulla durata dell' allattamento 
Davvero? Allora perché le compagnie di latte artificiale si danno tanto da fare per assicurare che le neomamme ricevano dei campioni del loro prodotto? Il motivo per regalare questi campioni e di mandare pubblicità è di incoraggiare l'allattamento al seno? Le compagnie sostengono le spese per i campioni e i depliants perché la madre prolunghi l'allattamento naturale? Di norma queste ditte argomentano che se la madre usa il latte artificiale è opportuno che usi il loro prodotto. Le compagnie non sono in concorrenza soltanto fra di loro ma anche con l'allattamento al seno. Avete creduto ai produttori di sigarette quando usavano questa motivazione?

Il latte materno dato insieme al latte artificiale può creare dei problemi al neonato 
Falso! La maggior parte delle madri che allattano al seno non ha bisogno di usare il latte in polvere e quando ci sono dei problemi che fanno sembrare che sia necessario usarlo, spesso il problema può essere risolto senza il ricorso ad esso. Comunque, quando il bambino potrà aver bisogno del latte artificiale non c'è nessun motivo per cui non gli si possa dare il latte materno insieme ad esso.

Neonati che vengono allattati al seno su richiesta soffrono spesso di coliche 
Falso! - Bambini che soffrono di 'coliche' spesso aumentano di peso molto velocemente e alcuni di loro chiedono di poppare spesso. Comunque, molti non hanno le coliche perché vengono allattati frequentemente ma perché non prendono la parte più grassa del latte come dovrebbero. E' tipico che questi neonati mangiano molto bene nei primi minuti, e poi cominciano a giocare con il capezzolo oppure si addormentano. Se al bambino viene offerta l'altra mammella, di nuovo beve molto bene per i primi minuti e poi idem come sopra. Il bambino si riempie velocemente con il primo latte che contiene meno grasso e per questo motivo mangia spesso. Il fatto che riceva per lo più la parte meno grassa del latte, può portare alla formazione di gas nell'intestino; il bambino piange e si possono verificare degli svuotamenti acquosi dell'intestino in modo esplosivo. La madre può sollecitare il bambino a bere più a lungo alla prima mammella spremendola quando egli ha smesso di succhiare attivamente, in modo che riceva il latte più grasso. (vedi "La spremitura manuale del seno"")

Madri che vengono vaccinate (tetano, rosolia, epatite B, epatite A, etc.) non dovrebbero allattare per 24 ore (3 ore, due settimane) 
Falso! Perché non dovrebbero? Non c'è nessun rischio per il bambino e probabilmente ne beneficia. Una rara eccezione viene rappresentata in bambini con immuno-deficienze. In questo caso la madre non dovrebbe essere vaccinata con virus vivi (per esempio i vaccini orali, non iniettabili contro la poliomielite o contro il morbillo, la parotite, la rosolia), neanche se il bambino venisse allattato artificialmente.

Non esiste la confusione da tettarella 
Falso! Per esempio, un neonato che viene nutrito con il biberon per le prime due settimane, solitamente rifiuterà il seno, anche se la madre ha tantissimo latte. Un bambino che ha preso solo il seno per 3 o 4 mesi probabilmente non prenderà il biberon. Alcuni neonati preferiscono la mammella destra alla mammella sinistra o viceversa. Bambini nutriti con il biberon preferiscono spesso una tettarella all'altra. Perciò esiste il fatto che un bambino preferisca un capezzolo ad un altro. Bisogna solo chiedersi, in quale lasso di tempo ciò possa succedere. Se tutte e circostanze sono sfavorevoli possono bastare uno o due biberon per indurre il bambino a preferire il capezzolo artificiale al capezzolo. Un neonato che ha difficoltà ad attaccarsi alla mammella può non aver mai usato un capezzolo artificiale, ma l'introduzione di questo migliora raramente la situazione, anzi, spesso la peggiora sensibilmente. Nota bene che quelli che dicono che non esiste una confusione da tettarella consigliano la madre di cominciare presto con il biberon affinché il bambino non lo rifiuti.

Donne con i capezzoli piatti o invertiti non possono allattare al seno 
Falso! I bambini non poppano al capezzolo ma alla mammella. Anche se è più facile per un bambino attaccarsi alla mammella quando il capezzolo è sporgente, non è necessario che questo venga fuori. Un inizio appropriato previene normalmente ev. problemi. Madri con ogni tipo di capezzolo possono allattare perfettamente al seno. In passato veniva spesso suggerito di usare dei paracapezzoli per far attaccare il bambino al seno. L'uso di questo oggetto andrebbe evitato, specialmente nei primi giorni! Può sembrare una soluzione, ma il suo uso spesso si risolve in una poppata insufficiente, può causare una seria perdita di peso e rende ancora più difficile al bambino attaccarsi alla mammella. Se il bambino all'inizio rifiuta il seno, con un aiuto competente lo accetterà più tardi. Inoltre, le mammelle cambiano nelle prime settimane e finché la madre mantiene una buona produzione di latte, normalmente il neonato, prima o poi si attacca al seno.

La donna deve smettere di allattare nel caso di una nuova gravidanza 
Falso! Se la madre e il bambino lo desiderano, l'allattamento può continuare. Ci sono donne che continuano ad allattare il bambino più grande anche dopo la nascita del nuovo bambino. Tante donne decidono di smettere di allattare quando sono incinte perché gli fanno male i capezzoli oppure per altri motivi, ma dal punto di vista medico non c'è né fretta né necessità di farlo. Infatti, spesso ci sono buoni motivi per continuare. La quantità di latte potrà diminuire durante la gravidanza, ma se il bambino prende anche altro cibo, non ci sono problemi.

Un bambino che ha la diarrea non dovrebbe bere latte materno 
Falso! Il migliore trattamento per un intestino infetto (gastroenterite) è l'allattamento materno. Inoltre normalmente il bambino non richiede altri liquidi oltre al latte materno. Se l'intolleranza al lattosio è un problema, si possono dare al bambino delle gocce lactase subito, prima e dopo la poppata. Queste gocce si possono comprare senza prescrizione medica, ma ad ogni modo, sono raramente necessarie in bambini allattati al seno. Chiedere informazioni alla clinica per l'allattamento. Comunque, l'intolleranza al lattosio dovuta alla gastroenterite scomparirà con il tempo. Il latte artificiale senza lattosio non è meglio del latte materno. Il latte materno è meglio di qualsiasi latte artificiale.

I bambini stanno al seno per due ore perché amano succhiare 
Falso! I neonati amano succhiare e ne hanno bisogno, ma di quanto hanno bisogno? La maggior parte dei bambini che stanno attaccati alla mammella per così tanto tempo sono probabilmente affamati, anche se crescono bene. Stare al seno non è la stessa cosa che bere dalla mammella. Attaccando il bambino meglio alla mammella gli si permette di prendere il latte in modo più efficace e perciò passa più tempo bevendo effettivamente il latte. Si può anche aiutare il bambino ad assumere più latte, se gli si spreme il latte nella bocca quando non ingoia più attivamente. Neonati più piccoli di 5-6 settimane si addormentano spesso al seno perché il flusso del latte diminuisce, e non necessariamente perché hanno mangiato abbastanza.

I neonati devono imparare a prendere il biberon. Perciò questo dovrebbe sempre essere introdotto prima che il bambino lo rifiuti 
Falso! Anche se tante madri decidono di introdurre il biberon per vari motivi, non c'è nessun motivo per cui il bambino dovrebbe imparare ad usarlo. Siccome le donne canadesi possono prendere 26 settimane di maternità, si può cominciare a introdurre cibi solidi prima che la madre torna ai suoi impegni. Il bambino può anche prendere liquidi oppure cibi solidi che siano quasi liquidi da un cucchiaio. A ca. 6 mesi di vita, il bambino può cominciare a imparare l'uso di una tazza e anche se dovrà impiegare diverse settimane prima che impari ad usarla in modo efficiente, imparerà. Se la madre intende introdurre il biberon, è meglio che aspetti finché il bambino non abbia poppato bene per 4-6 settimane, e darglielo poi solo raramente. Comunque, qualche volte, anche se un bambino ha accettato il biberon a 6 settimane, lo rifiuta a 3 o 4 mesi anche se gli si è dato regolarmente (bambini intelligenti!). Non c'è motivo di preoccuparsi, si può procedere come detto sopra con i cibi solidi e il cucchiaio. Dare il biberon quando l'allattamento non sta andando bene non è una buona idea, perché normalmente fa peggiorare il problema. Per il bene di madre e bambino, non cercare di "affamare il bambino per costringerlo alla resa". Si consiglia di cercare un aiuto competente.

Se la madre è stata operata deve attendere un giorno prima di continuare l'allattamento 
Falso! La madre può allattare subito dopo l'operazione, appena si sente abbastanza bene. Né le medicine che vengono usate durante l'anestesia né gli antidolorifici, né gli antibiotici che vengono usati dopo l'operazione, richiedono la sospensione dell'allattamento, eccetto circostanze particolari. Gli ospedali seri accomoderanno madre che allatta e bambino, quando o l'una o l'altro devono essere ricoverati, in modo che l'allattamento possa continuare. Tante regole che restringono l'allattamento al seno sono fatte più per la convenienza dello staff dell'ospedale che per il beneficio di madre e bambino.

Allattare gemelli è troppo difficile da gestire 
Falso! Allattare gemelli al seno è più facile che allattarli artificialmente, se l'allattamento sta andando bene. Questo è un motivo per cui si dovrebbe fare uno sforzo maggiore per cominciare bene l'allattamento (vedi: "L'allattamento al seno: Suggerimenti per un buon inizio"). Tante donne hanno allattato con successo in modo esclusivo tre gemelli. Ciò richiede ovviamente tanto impegno e tempo, ma due o tre gemelli richiedono comunque tanto tempo e lavoro, a prescindere dal modo in cui vengano alimentati.

Donne le cui mammelle non si ingrossano per niente o soltanto di poco, durante la gravidanza non possono produrre abbastanza latte
Falso! Ci sono pochissime donne che non producono abbastanza latte (ciononostante costoro potranno continuare ad allattare al seno dando un supplemento con un dispositivo per l'allattamento supplementare). Alcune di queste donne riferiscono che le loro mammelle non si sono ingrossate durante la gravidanza. Comunque la grande maggioranza delle donne le cui mammelle non sembrano essersi ingrossate durante la gravidanza, produce poi latte in abbondanza.

Se il seno non sembra pieno contiene poco latte 
Falso! Il seno non ha bisogno di sembrare pieno per produrre molto latte. E' normale che le mammelle di una madre che allatta sembrino meno piene quando il suo corpo si è adeguato alle richieste del bambino. Questo potrà succedere all'improvviso, per esempio due settimane dopo il parto, o anche prima. Le mammelle non sono mai vuote e producono il latte anche mentre il bambino lo succhia.

Allattare in pubblico è indecente 
Falso! E' l'umiliazione e il senso di fastidio che si fa percepire alle madri che allattano che è indecente. Donne che cercano di fare il meglio per i loro bambini non dovrebbero essere forzate dalla mancanza di comprensione della gente a stare a casa oppure a dare da mangiare ai loro bambini nelle toilette pubbliche. Quelli che si sentono offesi devono soltanto guardare da un altra parte. I bambini non saranno psicologicamente danneggiati dalla vista di una donna che allatta al seno. Al contrario, potranno imparare qualcosa di importante, bello e affascinante. Potranno addirittura imparare che il seno non serve soltanto per vendere la birra. Altre donne che hanno lasciato i loro neonati a casa per fargli dare il biberon, potranno essere incoraggiate a portarli con se, la prossima volta che escono.

Allattare un bambino fino a tre o quattro anni è anormale ed e un male per il bambino, perchè causa una relazione di dipendenza esagerata fra madre e bambino 
Falso! Allattare al seno per due-quattro anni era la norma nella maggior parte delle culture da quando l'uomo esiste su questo pianeta. Soltanto negli ultimi 100 anni si è cominciato a vedere l'allattamento come qualcosa a cui dare dei limiti. Bambini che vengono allattati ancora a tre anni non sono affatto dipendenti. Al contrario, tendono ad essere molto sicuri e perciò più indipendenti. Loro stessi decideranno quando è il momento di smettere di chiedere il seno (Con dolce incoraggiamento da parte della madre), perciò saranno sicuri quando faranno questo passo. (vedi "Allattare un bambino grandicello - ma perchè mai !?")

Se il bambino non ha poppato per alcuni giorni (settimane) la madre non dovrebbe riprendere l'allattamento perché il latte è diventato acido. 
Falso! Il latte è buono come sempre. Il latte nel seno non si può confrontare con latte di mucca o quello artificiale in una bottiglia.

Dopo aver fatto ginnastica una madre non dovrebbe allattare 
Falso! Non esiste assolutamente nessun motivo per cui una madre non possa allattare dopo aver fatto ginnastica. Lo studio che ha cercato di dimostrare che i neonati erano agitati se prendevano il latte dopo che le loro mamme avevano fatto ginnastica, è stato fatto in modo superficiale e viene contraddetto dall'esperienza giornaliera di milioni di madri.

Una madre che allatta non dovrebbe farsi fare la permanente oppure tingersi i capelli 
Falso!

L'allattamento al seno viene incolpato per tutto 
Vero! 
La famiglia, i medici, i vicini di casa, gli amici e autisti di taxi daranno la colpa all'allattamento se la madre è stanca, nervosa, se piange facilmente, se è malata, le fanno male le ginocchia, ha difficoltà di dormire, dorme sempre, ha il capogiro, è anemica, le compare la sua vecchia artrite (emicrania o altri problemi cronici), perde i capelli, nota un cambiamento della vista, sente campanelli negli orecchi o ha prurito alla pelle. All'allattamento viene data la colpa quando ci sono dei problemi matrimoniali, e quando gli altri bambini si comportano male. E' colpa dell'allattamento quando la rata di un'ipoteca sale e l'economia è instabile. E tutte le volte che c'è una cosa che non corrisponde alla vita da 'libro delle fiabe' alla madre viene consigliato da tutti che sarà meglio che smetta di allattare.

Ultimo aggiornamento: gennaio 98

Copyright © by Jack Newman MD FRCPC 
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Traduzione a cura di Ulrike Schmidleithner - info ( at ) allattiamo.it - 
La pagina originale in inglese si trova qui


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