Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



Visualizzazione post con etichetta coliche. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta coliche. Mostra tutti i post

sabato 1 marzo 2014

COME FARE IN CASO DI REFLUSSO


Negli ultimi anni c'è stato un grande aumento del numero di bambini cui è stato diagnosticato il reflusso gastroesofageo (RGE). In questi casi, l'allattamento non andrebbe interrotto. Sono stati condotti pochissimi studi sull'alimentazione dei bambini che soffrono di reflusso; tuttavia, è stato provato che i bambini con questo tipo di disturbo soffrono meno di reflusso notturno quando sono allattati al seno.

Ma di cosa si tratta esattamente?

Per reflusso gastroesofageo si intende il ritorno nell'esofago del contenuto dello stomaco a causa di una immaturità (frequente nei neonati) della valvola (il cardias) che impedisce al cibo di tornare indietro una volta arrivato nello stomaco, che non si chiude bene.

I sintomi e le complicazioni di questo disturbo variano da paziente a paziente e possono comprendere:
difficoltà a deglutire, singhiozzo e ruttini frequenti, conati di vomito o soffocamento, frequente dolore o arrossamento della gola, sonno disturbato, pianto improvviso o inconsolabile, dolore acuto, inarcamento durante le poppate, rigurgito e vomito frequenti, vomito molte ore dopo il pasto, rifiuto del cibo o costante richiesta di cibo o bevande, aumento di peso rallentato, otiti frequenti, problemi respiratori compreso il broncospasmo, respiro faticoso, asma, bronchite, polmonite, apnea.

Quando si allatta un bambino che soffre di reflusso gastroesofageo è importante ricordare prima di tutto


giovedì 9 gennaio 2014

LE COLICHE E IL RIFLESSO DI EMISSIONE


Uno dei problemi che spesso affliggono i neo genitori sono le famigerate “coliche gassose” ovvero una situazione di disagio che il neonato esprime con pianto forte e persistente che tende a presentarsi in vari momenti della giornata con maggiore frequenza nelle ore serali, e in particolare dopo la poppata.
Pochi però sanno che una delle cause principali (e tra l’altro più diffuse) di questo problema è il riflesso di emissione troppo forte del latte materno durante la poppata.
Il riflesso di emissione è il meccanismo di rilascio del latte: l’espulsione attiva del latte fuori dalla ghiandola mammaria,



venerdì 21 giugno 2013

ALLATTARE D'ESTATE E CON IL CALDO



L'estate è alle porte e come si può immaginare il caldo e l'afa rendono le poppate più difficili e fastidiose, sia per la mamma sia per il bambino. Ecco alcuni suggerimenti su come affrontare con serenità e minor fatica l'allattamento.
Quando fa molto caldo, naturalmente il bambino ha più sete e quindi cerca il seno con maggiore frequenza per brevi poppate: questo gli permette di procurarsi la prima parte del latte, quella con la composizione più acquosa e che meglio soddisfa la sua arsura. Quindi nessun allarme! Se la richiesta si fa pressante, alla mamma non resta che armarsi di pazienza e accogliere tra le braccia il bambino offrendo il seno a richiesta, ma può mettere in atto una serie di piccole strategie che faranno stare meglio sia lei sia il pupo.


Un primo suggerimento,

lunedì 13 maggio 2013

IL LATTE MATERNO ALLEVIA I DISTURBI DIGESTIVI E INTESTINALI DEL NEONATO

 
Azione contro colon irritabile, stipsi, infiammazioni e altro

Il latte materno nasconde un segreto: un probiotico naturalmente contenuto in esso che facilita la digestione ed elimina numerosi sintomi dolorosi dall’intestino del neonato.
A suggerire che l’allattamento naturale sia, ancora una volta, la soluzione migliore per mamma e bambino è un nuovo studio condotto su modello animale da un team di ricercatori coordinati dal dottor Wolfgang Kunze della McMaster University  - Brain-Body Institute  - e del Dipartimento di Psichiatria del St. Joseph Healthcare in Ontario (Canada).
Questo tipo di probiotico, chiamato Lactobacillus reuteri, è presente naturalmente nell’intestino di molti mammiferi e si trova anche nel latte materno umano, spiegano i ricercatori. In questo studio, in particolare, si è scoperto che

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...