Di cosa si tratta?

"Latte di mamma mia " è un’iniziativa che nasce da un progetto promosso dal Comune di Roma in collaborazione con varie associazioni, si basa sul volontariato, è COMPLETAMENTE GRATUITA e mira all’affermazione di una cultura della maternità e della condivisione, attraverso la creazione sul territorio di una rete di sostegno e di aiuto per le mamme che allattano al seno.



domenica 27 settembre 2015

COME ATTACCARE BENE IL BAMBINO AL SENO

I primi giorni è molto importante riuscire ad attaccare bene il bambino al seno per evitare le tanto temute ragadi e per far sì che il bambino assuma abbastanza latte. Alleghiamo un video molto ben fatto ed esplicativo tratto dal sito del Dr. Jack Newman e riportiamo l'articolo tratto dal sito della Lega per l'Allattamento Materno dove si possono trovare altre utili informazioni. Vedi anche il post "Varie posizioni del bambino al seno"

Guarda il video n.1

Come trovare la posizione ideale

1.Trova una posizione comoda per te, che assicuri un solido sostegno alla schiena, quindi appoggia in grembo dei cuscini per sostenere le braccia e posa i piedi su un poggiapiedi o su un grosso libro.

2. Accosta il bambino a te, in modo tale che non debba girare la testa per arrivare al seno e abbia le anche


flesse. La bocca e il naso devono essere rivolti verso il capezzolo. Se è possibile, chiedi a qualcuno che ti passi il bambino dopo aver trovato una posizione comoda.

3. Sostieni il seno per evitare che prema sul mento del bambino, che deve essere ben appoggiato al seno.

4. Attacca il bambino al seno. Stimolalo ad aprire bene la bocca e avvicinalo a te sostenendogli la schiena (non la testa) e facendo in modo che il mento si appoggi bene al seno. Anche il suo nasino riuscirà a toccare il seno.

E ora goditi questo momento! Se avverti dolore, stacca delicatamente il bambino e riprova.
Nelle prime settimane, può essere necessario ripetere più volte questa sequenza. Con un po' di esercizio e in sintonia con il tuo bambino, troverai la tecnica più adatta a voi.

Man mano che acquisisci esperienza nell'allattamento, scoprirai molte posizioni alternative, che potrai utilizzare nelle diverse poppate. Purché tu sia comoda e il bambino riesca a succhiare bene, puoi scegliere la posizione che ti è più congeniale. Prova le quattro posizioni illustrate di seguito.

Ricorda: indipendentemente dalla posizione, è molto importante:

  1. portare il bambino alla stessa altezza del capezzolo. Se la posizione ti costringe a chinarti verso il bambino, rischi di provocare dolore alla schiena, stiramenti al collo o alle spalle o irritazioni ai capezzoli;
  2. verificare che il bambino sia "di fronte" rispetto al capezzolo quindi in posizione "pancia a pancia" con il collo dritto e non piegato su un lato per evitare che "tiri" il seno verso di sè provocandoti fastidio
  3. verificare che il bambino abbia la bocca ben aperta a "O" in modo da prendere non solo la punta del capezzolo ma anche parte dell'areola (vedi figura)



La posizione tradizionale




Questa posizione (detta "a culla") è la più usata dopo le prime settimane mentre all'inizio, la presa di transizione (vedi oltre) ti garantisce maggiore controllo.Quando allatti tenendo il bambino in braccio o in grembo, questi deve giacere sul fianco, con le spalle allineate alle anche e la bocca alla stessa altezza del capezzolo. Soprattutto nei primi tempi, è consigliabile usare uno o più cuscini per portare il bambino alla giusta altezza e allo stesso tempo sorreggere gomiti e avambracci. Sostieni il seno con le prese a "U" o a "C" (vedi la sezione "Come sostenere il seno" . La testa del bambino appoggerà sul tuo avambraccio mentre la sua schiena si troverà tra l'avambraccio e il palmo della tua mano. Guardando verso il basso, vedrai il fianco del bambino. La sua bocca dovrebbe coprire almeno un centimetro dell'areola (la zona scura attorno al capezzolo). Verifica inoltre che l'orecchio, la spalla e le anche del bambino siano ben allineati. Nei primi giorni, la testa e il sederino del bambino devono infatti trovarsi alla stessa altezza.


La presa di transizione

Nel corso delle prime settimane, molte mamme trovano molto utile questa variante della posizione tradizionale. In questa posizione, il bambino è sostenuto da un cuscino che lo porta alla stessa altezza del capezzolo. Usa dei cuscini anche per sostenere gomiti e braccia, per non dover
sorreggere il peso del bambino e non stancarti durante la poppata.

 


Se ti stai preparando ad allattare con il seno sinistro, sostieni il seno con la mano sinistra usando la presa a "U". (V. oltre sezione "Come sostenere il seno".) Appoggia delicatamente la mano destra dietro alle orecchie e al collo del bambino, con indice e pollice dietro a ciascun orecchio. Il collo del bambino è quindi appoggiato tra il pollice, l'indice e il palmo della tua mano, che formano una specie di "secondo collo". Il palmo della tua mano si trova invece tra le scapole del bambino. Assicurati che fin dall'inizio la sua bocca sia molto vicina al capezzolo. Quando il bambino spalanca la bocca, spingilo verso di te con la mano destra. La bocca del bambino coprirà almeno un centimetro dell'areola.


La presa sottobraccio


Questa posizione (nota anche come presa "da rugby") è ottima per una mamma che ha subito il parto cesareo, perché il bambino è lontano dalla ferita. La maggior parte dei bambini apprezza molto questa posizione, che è molto utile anche nel caso in cui la mamma abbia un forte riflesso di eiezione (o discesa), perché il bambino in questo modo riesce a gestire molto più facilmente il flusso di latte.




Nella presa sottobraccio, sostieni la testa del bambino con la mano, mentre la sua schiena è appoggiata al tuo braccio, posto lungo il fianco, e con l'altra mano sostieni il seno con una presa a "C". (Vedi "Come sostenere il seno", più avanti.) Il volto del bambino si trova di fronte a te, con la bocca all'altezza del capezzolo. Il bambino ha le gambe e i piedini sotto al tuo braccio, con le anche flesse e le gambe allungate contro lo schienale a cui sei appoggiata, con le piante dei piedi rivolte al soffitto. (Questo gli impedisce di spingersi facendo forza contro lo schienale.) Anche in questo caso, i cuscini possono aiutare a tenere il bambino nella posizione corretta.


Allattare sdraiate



Molte mamme trovano che questa posizione sia molto comoda, soprattutto di notte. Mamma e bambino giacciono di fianco, l'una di fronte all'altro. Puoi mettere dei cuscini dietro la schiena e dietro o tra le ginocchia, per stare più comoda e un cuscino o una coperta ripiegata dietro la schiena del bambino per sorreggerlo ed evitare che rotoli sul fianco. Invece del cuscino, puoi anche reggere la schiena del bambino con il braccio. Se tiene le anche flesse e orecchio, spalla e fianco allineati, il bambino riuscirà a poppare più facilmente. Alcune mamme trovano che sia molto utile fare un po' di pratica con questa posizione durante il giorno.

Come sostenere il seno


Mentre tieni il bambino in una delle posizioni descritte in precedenza, potresti aver bisogno di sorreggere il seno con la mano libera, evitando che il peso delle mammelle gravi sul mento del bambino e facilitandogli la poppata.
 





La presa a "C": vedi sopra, l'illustrazione della posizione tradizionale e le foto a sinistra. Sostieni il seno mettendo sopra il pollice – ben lontano dall'areola – e le altre dita al di sotto. Le dita devono essere tenute ben lontane anche dalla bocca del bambino. Questa presa è utile quando si sceglie la posizione sottobraccio o la posizione tradizionale.


Presa a "U". Appoggia le dita di piatto sotto al seno, con l'indice nella piega che si forma tra il seno e la cassa toracica. Lascia cadere il gomito in modo che il seno sia sostenuto tra il pollice e l'indice. Il pollice si troverà sul lato esterno del seno mentre le altre dita saranno sul lato interno. Questa presa è particolarmente utile quando si allatta nelle posizioni tradizionale e di transizione.


Il bambino è attaccato bene?


Al momento di attaccare il bambino, usa il capezzolo per solleticargli il labbro. Questo lo stimolerà ad aprire bene la bocca (come quando sbadiglia). Direziona il capezzolo verso il palato del bambino e avvicinalo a te facendo in modo che il mento si appoggi al seno.

Come verificare che l'attacco del bambino sia corretto:

il suo naso sfiora il seno
ha le labbra ripiegate verso l'esterno
la sua bocca copre almeno un centimetro della zona attorno alla base del capezzolo.

Se l'attacco risulta scomodo o doloroso, inserisci delicatamente il dito nell'angolo della bocca del bambino per staccarlo e riprova.

Quando si offre il seno al bambino, inizialmente succhierà senza deglutire, mentre posiziona il capezzolo in bocca e "segnala" al seno di essere pronto per l'emissione del latte. Non appena riceve il latte, vedrai mandibola e mascella in movimento, fino all'orecchio e gli vedrai fremere le tempie. Inoltre lo sentirai deglutire prima rapidamente, poi più lentamente, man mano che il suo appetito viene soddisfatto.

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